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L’importanza dell’intrarotazione dell’anca.

Nel mondo dell’allenamento fisico e del benessere spesso ci si concentra eccessivamente sull’estensione e sulla flessione delle nostre articolazioni, trascurando un aspetto cruciale della biomeccanica: l’intrarotazione delle anche.

In pratiche come lo Yoga, ad esempio, l’extra-rotazione delle anche è spesso enfatizzata, mentre l’intrarotazione, essenziale per una postura corretta e la salute generale, viene talvolta sottovalutata.

Le anche sono una parte fondamentale del nostro corpo, responsabili di sostenere il nostro peso, fornire stabilità e facilitare il movimento fluido. Tuttavia, quando l’intrarotazione delle anche è trascurata, possono insorgere una serie di problemi posturali e muscolari che possono avere ripercussioni negative sulla nostra salute complessiva.

L’intrarotazione delle anche è cruciale per mantenere l’allineamento corretto della colonna vertebrale, ridurre il rischio di lesioni e migliorare l’efficienza del movimento (banalmente la camminata).

Quando le anche sono in grado di intrarotarsi correttamente, si crea uno sbilanciamento muscolare minore, consentendo ai muscoli stabilizzatori di svolgere il proprio ruolo in modo ottimale e prevenendo la compensazione eccessiva da parte di altre parti del corpo (come la lombare, le ginocchia, i piedi).

Inoltre, un’adeguata intrarotazione dell’anca favorisce una migliore distribuzione del peso corporeo, riducendo il carico su determinate articolazioni e muscoli e prevenendo l’accumulo di tensione e stress inutili. Questo non solo migliora la nostra postura, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di dolori cronici, traumi e disfunzioni muscolo-scheletriche nel lungo termine.

L’intrarotazione in attività quotidiane come la camminata.

Un esempio tangibile dell’importanza dell’intrarotazione delle anche può essere osservato nel ciclo della camminata. Durante la fase di estensione dell’anca, come avviene nel momento in cui solleviamo una gamba per avanzare durante la camminata, è necessaria un’adeguata intrarotazione dell’anca per garantire un movimento fluido e efficiente. Quando questa intrarotazione è limitata o assente, il nostro corpo compensa cercando altre vie per completare il movimento.

Una delle compensazioni più comuni è l’eccessiva estensione della regione lombare della colonna vertebrale.

Questo significa che anziché coinvolgere correttamente i muscoli delle anche e delle gambe, il nostro corpo si affida eccessivamente alla parte bassa della schiena per compiere il movimento richiesto. Ciò non solo aumenta il rischio di lesioni e tensioni lombari, ma compromette anche l’allineamento naturale della colonna vertebrale, portando a una postura sbilanciata e potenzialmente dolorosa nel tempo.

Questa situazione evidenzia chiaramente come l’intrarotazione delle anche non sia solo un dettaglio anatomico, ma un elemento cruciale per il corretto funzionamento del nostro corpo durante le attività quotidiane come la camminata.

La connessione con il pavimento pelvico

L’intrarotazione delle anche riveste un ruolo essenziale anche nella salute e nella funzionalità del pavimento pelvico. Il pavimento pelvico è costituito da un intricato sistema di muscoli e legamenti che sostengono gli organi pelvici e contribuiscono al controllo della vescica, dell’intestino e della funzione sessuale. Un’adeguata intrarotazione dell’anca è fondamentale per mantenere il pavimento pelvico in salute e prevenire disfunzioni come l’incontinenza urinaria, il prolasso degli organi pelvici e altri problemi correlati.

Quando le anche sono in grado di intrarotarsi correttamente, i muscoli del pavimento pelvico possono lavorare in sinergia con gli altri muscoli circostanti per sostenere il peso del corpo e stabilizzare la regione pelvica.

Tuttavia, se l’intrarotazione delle anche è limitata, i muscoli del pavimento pelvico possono diventare ipotonici e perdere la loro capacità di contrarsi efficacemente, aumentando il rischio di disfunzioni pelviche.

Infine, gli esercizi di intrarotazione dell’anca possono aiutare a distendere i muscoli della sezione posteriore del pavimento pelvico, quindi aiutare in caso di ipertonicità del pavimento pelvico.

Conclusioni

Integrare esercizi mirati che favoriscano l’intrarotazione delle anche nella nostra routine di allenamento non solo contribuisce alla postura e alla stabilità generale del corpo, ma anche al mantenimento della salute del pavimento pelvico. Investire nell’equilibrio e nella forza delle anche è fondamentale per preservare la funzionalità del pavimento pelvico e promuovere il benessere generale del corpo a lungo termine.

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2 Commenti

  1. Difficile comprendere il respiro laterale costale se ho capito bene …. comunque per il resto chiaro .. lo farò ogni gg.

    Un abbraccio

    1. Ciao Paola, La respirazione è una delle cose più ostiche da allenare, lo so. Con le mie clienti ci lavoriamo per settimane. Ed è qualcosa che va comunque allenata sempre, anche quando non hai più sintomi perché la vita è stressante e ci spinge spesso fuori dall’equilibrio. grazie di aver fatto questa lezione e per aver commentato. un caro saluto.

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